ASSOCIAZIONE VELICA TRENTINA

Associazione sportiva dilettantistica
fondata il 29 novembre 1949
affiliata all’ U.S.V.I./F.I.V. dal 1950

I SOCI FONDATORI

Enrico Garbari – Tullio Bernabè – Franco Ciresa – Aldo Erdini – Domenico Fogarolli – Aldo Gottardi – Mario e Pino Menestrina – Giovanni e Romano Palazzolo – Sergio Piazza – Agostino Pontillo – Francesco Primon – Corrado Sessa – Massimo Tomasi – Renato Tomasi – Ezio Vernaccini – Meo Bassi – Diodato Bari

I PRESIDENTI

Enrico GARBARI (1947 – 1959)
Ezio VERNACCINI (1960 – 1961)
Orlando LUNELLI (1962 – 1976)
Sergio GOLSER (1977 – 1977)
Orlando LUNELLI (1978 – 1979)
Fabrizio TRENTINI (1980 – 1987)
Riccardo PATELLI (1988 – 1991)
Roberto CIMADOM (1992 – 1993)
Giuliano BOSISIO (1994 – 1999)
Roberto DE BERNARDIS (2000 – 2011)
Herbert HÖRTERICH (2011 – 2014)
Roberto EMER (2015 – 2022)
Herbert HÖRTERICH (2023 –       )

L’A.V.T. (Associazione Velica Trentina) è stata iscritta nel 1949 alla Federazione nazionale della Vela (allora U.S.U.I. oggi FIV), e pertanto è uno dei tre circoli storici della Regione Trentino Alto Adige. L’attuale logo della società è stato disegnato e regalato dal noto pittore trentino Schmid.

La prima sede (nel 1947) è presso le darsene in legno a S. Cristoforo; successivamente, nel 1956 si trasferisce alla nuova sede appena costruita in zona Punta Indiani presso la località Valcanover di Pergine. Già nel 1950 viene organizzato il primo “Tridente d’Oro”, fino ad oggi la manifestazione velica più importante del lago di Caldonazzo e fra le più rinomate regate di tutto il Nord Italia.

La “VELICA”, come viene affettuosamente chiamata dai trentini, è il più ovvio punto di raccolta di tutti coloro che si avvicinano allo sport velico. Inizialmente solo per gli abitanti del capoluogo di provincia, oggi – grazie anche ad un oculato inserimento nel contesto geografico – punto di riferimento anche per l’Alta Valsugana e perfino con soci da Bassano, Vicenza, Padova nonché dal vicino Alto Adige; non mancano inoltre soci tedeschi ed austriaci. Questa apertura transfrontaliera viene confermata anche dai gemellaggi da lunga data con l’Associazione Velica Lago di Caldaro, con l’Union Yacht Club Wolfgangsee (A) e con il Circolo Plodvida Uljanik di Pola (HR).

Gli atleti della “Velica” da decenni riescono a piazzarsi ottimamente nelle regate nazionali ed internazionali: Giuliano Demattè (varie volte campione italiano classe SNIPE), Piazza/Di Mauro 5° al campionato mondiale juniores Beccacini in Florida/USA, Sergio Golser campione italiano FINN con partecipazioni a 8 campionati mondiali, Meo Bassi e Massimo Menestrina nel FINN, facenti parte della selezione italiana per tanti anni, Sandro Ciresa vincitore del Campionato Italiano juniores FINN; Paolo e Franco Primon e Marco Dallarosa facenti parte del gruppo selezionato per gli allenamenti olimpici della classe 470, Vittorio Franzoi vicecampione italiano classe Laser senior; Luciano e Lorenzo Magrograssi vincitori del Campionato Italiano classe Flying Dutchman.

Intervento pronunciato il 26 ottobre 2019 da Roberto De Bernardis (presidente AVT 2000-2011) in occasione dei festeggiamenti tenuti in sede in occasione del 70° anno dalla fondazione dell’Associazione Velica Trentina.

Formalmente, l’Associazione Velica Trentina viene fondata il 29 novembre 1949 nella riunione tenuta nell’abitazione di Enrico Garbari in via Bomporto 19 a Trento e la sede viene stabilita presso il Grand Hotel Trento.
Nel dopoguerra, in tempi di scarsità, di emigrazione, di faticosa ricostruzione, sul lago di Caldonazzo in località San Cristoforo si ritrovarono alcuni appassionati della vela e in seno alla società Rari Nantes, società di nuoto, grazie al presidente Guido Manazzon e a Enrico Garbari, formarono la sezione velica della Rari Nantes che, nel 1949, diventerà l’Associazione Velica Trentina; per tutti: La Velica. Presidente: Enrico Garbari.
Fanno parte di questa prima fase della Velica Franco Ciresa, Domenico Fogarolli, Francesco Primon, Agostino Pontillo, Massimo Tomasi, Mario e Pino Menestrina, Renato Tomasi, Sergio Piazza, Romano e Giovanni Palazzolo, Corrado Sessa, Aldo Erdini, Meo Bassi, Ezio Vernaccini e Diodato Bari. Quest’ultimo è arrivato esule da Pola con un grande bagaglio tecnico e sportivo maturato, assieme ai suoi cugini, nella società polese Pietas Julia.
La prima regata “dei laghi alpini” ospita Dinghy (come non ricordare la figura di Umberto Bosisio?), Beccaccini, jole olimpioniche e Star. Nel 1950 viene organizzata la prima regata denominata “Tridente d’oro”, nome derivato dal trofeo che rappresenta il Nettuno con il tridente di piazza Duomo a Trento, offerto dalla città di Trento con il Sindaco Nilo Piccoli.
Nel 1950 La Velica viene affiliata a quella che diventerà la Federazione Italiana della Vela.
Inizia quindi la seconda parte della storia della Velica, con l’acquisto del terreno, di proprietà ecclesiastica, e la costruzione della sede. Il contesto è quello degli anni cinquanta, dell’entusiasmo di un’Italia che ha voglia di riscatto, di una vita migliore, di sentirsi liberi e felici. Acquisiti i terreni in località Valcanover, nella “Baia del sogno”, con il lavoro volontario di donne e uomini, viene costruita la sede, su progetto di Francesco Primon, che sarà pienamente operativa già nel 1957. Come non ricordare le immagini di Angioletta Vernaccini, Maria Grazia Menestrina e Anita Garbari che con grande entusiasmo, pala in mano, collaborano nella sistemazione del piazzale mentre Marcella Hartmann trascina una carriola piena di terra?Questo senso di comunità e partecipazione ha fatto della Velica la grande famiglia che è ancora oggi.
Nel 1955 viene formata la prima flotta: “Flotta Trento” della classe “Snipe” e ottiene il riconoscimento SCIRA, divenendo nel 1962 “Flotta Punta Indiani”, arrivando ai giorni nostri come la flotta più consistente e importante d’Italia, oggi guidata dal giovane Marco Dei Rossi.
Le cronache del 1953 ci raccontano che per la regata velica dei Laghi Alpini e Tridente d’Oro “un prezioso orologio da polso, d’oro, viene messo a disposizione dal Presidente del Consiglio, on. Degasperi, come suo contributo personale alla riuscita della manifestazione”. È il segno dell’importanza assunta dalla Velica nella realtà regionale e nazionale e della sua consacrazione nei livelli alti delle competizioni veliche a cui parteciperanno tutti i maggiori circoli velici regionali (Fraglia di Riva del Garda e Circolo Velico Caldaro) e nazionali.
Dopo Enrico Garbari si sono succeduti alla guida della Velica Ezio Vernaccini, Orlando Lunelli, Sergio Golser, Fabrizio Trentini, Riccardo Patelli, Roberto Cimadom, Giuliano Bosisio, Roberto De Bernardis, Herbert Hörterich, Roberto Emer.

Nel primo decennio del nuovo millennio, con il Presidente Roberto De Bernardis, con un Direttivo unito e determinato, viene ristrutturata la sede e rifatto il pontile in cemento grazie anche ad un importante contributo della PAT. Si inaugura il nuovo ristorante-bar gestito da Silvano Dossi che renderà piacevoli i momenti conviviali dei soci e degli ospiti regatanti: sarà un segno distintivo che farà apprezzare in tutta Europa la nostra associazione.

La storia della Velica fa parte integrante della storia della vela nazionale e l’autorevolezza raggiunta viene ratificata dalla elezione in seno al Comitato della XIV Zona FIV di Roberto De Bernardis che per due mandati olimpici ne sarà il segretario.
Sul lago di Caldonazzo si formano velisti come Giuliano Demattè, quattro volte campione italiano della classe Snipe, come Antonio Bari e Gabriele Bernardis, sempre campioni italiani di quella classe. Andrea Piazza, Sergio Golser, Sandro Ciresa, i fratelli Primon e Marco Dallarosa conquistano primati nazionali nelle classi Snipe, 470 e Finn e vengono selezionati negli anni ’70 del secolo scorso per gli allenamenti olimpici.
Passano alla Velica anche personaggi storici della vela gardesana e nazionale come Norberto Foletti e Sergio Gaibisso, che guiderà la FIV fino al 2008. Si formano alle regate della Velica Mauro Pelaschier, mitico timoniere di Azzurra, e Luca Devoti campione olimpico della classe Finn a Sidney 2000, per arrivare ai gironi nostri con i giovani Ruggero Tita, olimpionico e pluricampione, e Federica Cattarozzi, campionessa della classe Laser.
Pittori famosi come Gay immortalano su tela le vele dell’associazione e sarà uno dei maggiori pittori trentini, Aldo Schmid, perito nel tragico incidente ferroviario del 14 aprile 1978, a creare e donare alla Velica il logo che campeggia sulla facciata del nostro circolo.

Accanto alla formazione dei giovani velisti, l’associazione ha organizzato negli anni prestigiose regate internazionali riportando la vela anche sul lago di Molveno con il Master e Femminile Snipe del compianto Renato Bruni di Cremona.
Nuove proposte si sono aggiunte come il German Open-Coppa Mitteleuropa, patron Herbert Hörterich, che vede una partecipazione di equipaggi internazionali da tutto il mondo. Quale società di marketing può fare di meglio per pubblicizzare il lago di Caldonazzo?
Alle barche classiche (Snipe, 470, Laser, FJ, Optimist) e alla flotta “Punta Indiani” sono sorte la flotta J24 guidata dai fratelli Cattarozzi e quella Meteor capitanata da Alessandro Ferrara. Entrambe queste classi hanno ottenuto importanti risultati su tutti i principali campi di regata nazionali.
Grazie al lavoro di Vittorio Bortolotti è stata rilanciata l’attività della scuola per ottenere la patente nautica e con Dario Uber e Barbara Jezek la scuola di vela per ragazze e ragazzi.

Le regate infrasettimanali inventate da Vittorio Bortolotti, con tanto di classifica per timonieri e prodieri e premiazione finale, con grande successo di partecipazione, sono adesso seguite con passione da Angelo Rinaudo. Ma non posso non citare, per il suo contributo tecnico, umano e culturale, il nostro Ammiraglio Dalmazio Sauro, già comandante della mitica Amerigo Vespucci, che ci ha aiutato con la sua autorevole calma operosa a migliorare tutta la nostra attività e a gestire il sito web. E salutare i nostri Giudici federali Roberto Girardi e Paola Angeli.

Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno, all’abnegazione e all’entusiasmo di decine e decine di uomini e donne, di ragazze e ragazzi che hanno fornito il loro tempo libero e la loro opera di volontariato: questi sono il cuore e l’anima veri della Velica. La sua forza e il suo futuro!

Si può orgogliosamente affermare che sul lago di Caldonazzo è cresciuta una piccola accademia della vela con un nuovo Presidente, Roberto Emer, un nuovo direttivo composto da persone fortemente motivate, molto impegnate a proseguire questo lungo viaggio che il nostro fondatore così tratteggiava in apertura di un quaderno dedicato alla Velica: “La modestissima veste data alla raccolta del presente fascicolo, dirà di conservarlo fra le cose care. Dopo tanti anni, il lettore distratto da altre novità, dai tempi moderni, scorrerà queste pagine con ammirata meraviglia per gli sforzi compiuti dai pionieri del “Lago” e della “Velica”. Nella retrospettiva di questo quaderno vi troveremo la grande, inesauribile passione sportiva e agonistica profusa nelle manifestazioni e nelle opere descritte.

Ne traggano forza e sia di sprone per tutti a continuare verso mete sempre più alte”.

Buon 70mo, cara Velica, e Buon Vento.